Infiniti tipi di pizze
“Le mie pizze nascono semplicemente dalla fantasia abbinata alla tecnica che ho imparato frequentando i corsi di università della pizza. Solo utilizzando prodotti di grande qualità riesci a realizzare una pizza differente, la clientela lo capisce al primo assaggio e questo ti da la conferma che stai seguendo la strada giusta e che devi continuare”.
Tra le 70-80 pizze in carta, le più richieste sono proprio quelle preparate con i prodotti di stagione come per esempio la pizza con asparagi, fior di latte, pancetta e formaggio di malga o la pizza con mortadella, stracchino, misticanza e pistacchi tostati, nel periodo primaverile.
L’Evoluzione del Gusto, a Mira in provincia di Venezia, è aperta da 5 anni e, nonostante la posizione non centrale, in pochissimo tempo ha dato grandi soddisfazioni.
“Le persone ci trovano, il passaparola funziona, la clientela è soddisfatta ed ottenere questi risultati in appena un anno è fantastico. C’è stato un momento della mia vita in cui ho pensato di cambiare mestiere. Il lavoro era diventato monotono, senza stimoli, ma proprio studiando, confrontandomi con i colleghi e frequentando i corsi al Molino Quaglia ho ricominciato ad aver voglia di fare, di sperimentare e oggi posso dire con certezza che questo per me è il lavoro più bello del mondo e che non lo cambierò mai”.
“Ho imparato osservando i miei genitori che hanno aperto un locale quando io avevo cinque o sei anni. La prima cosa che ho imparato a fare in pizzeria è stata quella di incartare le pizze da asporto, poi a guarnire le pizze con gli affettati e poco per volta ho scoperto i trucchi del mestiere anche grazie alle esperienze fuori casa, ai percorsi personali che ho avuto la fortuna di sperimentare, alle stagioni in cui ho lavorato in altri locali. Ma già all’inizio, quando ero molto piccolo, ero incuriosito dal capire come avveniva la lievitazione cosa significava la fermentazione e volevo imparare a tutti i costi: per questo oggi mi capita spesso di girare tra le scuole per raccontare ai bambini qualche segreto su questi procedimenti: è appassionante vedere l’evoluzione delle cose e guardando loro ed il loro stupore mi ricordo di quando ero piccolo e di quanto fossi curioso”.